di Veronica Zerbo
CATANIA | Si sta svolgendo da questa mattina l'interrogatorio dell'ex presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa nel processo con ritto abbreviato davanti al gip Marina Rizza, di cui per la prima volta se ne occupo il quotidiano La Repubblica nel 2010. Tra alti e bassi e varie indagini l'ex governatore è stato più volte al centro delle inchieste, che ebbero origine dalle dichiarazioni di un pentito, fino a luglio 2012 quando a seguito di numerosi scandali diede le sue dimissioni. «Raffaele Lombardo, come sempre, sta rispondendo a tutte le domande con molta precisione, con molti particolari, riferisce l'avvocato Guido Ziccone, durante una pausa dell'udienza del processo, Lombardo sta mettendo a nudo tutta la sua vita politica e amministrativa e rivendicando sempre con molta decisione la sua assoluta e totale estraneità ad affari di qualunque genere, in qualunque sede e da qualunque parte venissero».«Si stanno passando in rassegna 4-5 anni di tutta l'attività' politico-amministrativa di Lombardo, ha spiegato il legale, a prescindere da qualunque questione e da possibili contatti con la mafia. Si tratta di un interrogatorio omnicomprensivo molto lungo». Infatti nella scorsa udienza, risalente al sei marzo, l'ex governatore aveva respinto le accuse e aveva sostenuto di non aver mai avuto contatti con la mafia né chiesto voti a mafiosi. In quella prima fase, Lombardo aveva risposto a tutte le domande degli avvocati difensori Guido Ziccone e Alessandro Benedetti, senza alcun problema, oggi la parola è passata ai Pm che hanno proseguito nell'escussione dell'imputato.
Mercoledì 20 marzo 2013
© Riproduzione riservata
646 visualizzazioni