Momenti difficili per l'impero Scuto oggi sotto sequestro per diversi milioni di euro

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Catania | Finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Catania a lavoro

Momenti difficili per l'impero Scuto
oggi sotto sequestro per diversi milioni di euro

Maggiore garanzia per i creditori, i lavoratori e gli aspiranti acquirenti
ma da questa vicenda non ci saranno ricadute negative sulla procedura concorsuale di concordato preventivo in corso, nè sul correlato piano di
dismissioni

Redazione Online

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CATANIA | L’impero Scuto vive momenti difficili, in queste ore. Finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Catania stanno sequestrando beni per diverse centinaia di milioni di euro riconducibili all'imprenditore catanese Sebastiano Scuto, che fino a qualche tempo fa gridava:« Non ho niente di cui vergognarmi». L'ex re dei supermercati in Sicilia è stato condannato a dodici anni dalla Corte d'appello di Catania per associazione mafiosa. L'operazione è in corso in cinque città siciliane e a Salerno, Reggio Emilia, Monza e Milano. Il sequestro dei beni di Scuto,

  • nr. 409 immobili (terreni e fabbricati) di proprietà di scuto sebastiano, della moglie spina rita e dei figli caterina, concetta e salvatore e delle società agli stessi riconducibili;

 

  • tutti i beni (quote societarie o azionarie, mobili, immobili, conti correnti e quant’altro) appartenenti a nr. 48 società intestate alla famiglia scuto. Inoltre sono in corso di esecuzione sequestri nei confronti di numerosi istituti bancari presso cui le varie società indagate detenevano rapporti bancari/finanziari.

Tutto il gruppo aveva milleseicento dipendenti, la sentenza non è ancora definitiva e «non avrà ricadute negative sulla procedura concorsuale di concordato preventivo in corso, nè sul correlato piano di dismissioni», ha assicurato il procuratore generale di Catania, Giovanni Tinebra, secondo il quale «le legittime aspettative di lavoratori, creditori, acquirenti e aspiranti acquirenti» ora «possono trovare maggiore garanzia», anche per l'Aligrup.

Mercoledì 15 maggio 2013

© Riproduzione riservata

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