di Veronica Zerbo
CATANIA | Sicuramente questo che state per leggere, è una di quelle notizie che almeno una famiglia su tre ha vissuto. Questa volta è toccato a Pietro Crisafulli presidente dell'associazione Sicilia Risvegli. Il presidente alquanto indignato e arrabbiato ha raccontato: «L'altro giorno, durante la mia assenza, si presenta a casa mia, a Catania, una dottoressa dell'Asp che a mia madre chiede del signor Crisafulli. Mia madre risponde: ma Crisafulli chi? Cercavo Salvatore Crisafulli, devo fare una visita pneumologica». Il fratello, Salvatore, infatti è morto dopo un risveglio da un coma in cui era entrato dopo un incidente stradale che lo aveva reso disabile permanente
IL DOLORE DI UNA DONNA | «Potete immaginare la rabbia di mia madre, aggiunge il presidente di Sicilia Risvegli, come se l'Asl non sapesse che mio fratello fosse morto lo scorso 21 febbraio. Mio fratello morto a febbraio lo cercano per visitarlo dopo quasi 3 mesi. Ma in che mondo viviamo?». Lo chiede Pietro Crisafulli, che si sta occupando dei quattro fratelli Biviano di Lipari, affetti da distrofia muscolare e in attesa delle cure con cellule staminali. «La visita, continua Crisafulli, era state richiesta con urgenza lo scorso 15 febbraio ed il tutto, ora si trova al vaglio della magistratura per valutare le responsabilità sulla morte di mio fratello. Ma non è tutto: anche l'Inps, ha inviato una lettera a mia madre, invitandola a restituire la pensione, mai riscossa, di mio fratello Salvatore per il periodo di marzo, minacciando di compensare il debito sulla sua pensione. Dobbiamo combattere contro la burocrazia». «Come se il dolore di perdere un figlio e un fratello non fosse già abbastanza, conclude Crisafulli».
Giovedì 30 maggio 2013
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