di Veronica Zerbo
RANDAZZO | Tutto è rimasto fermo a quel maledetto 26 febbraio dello scorso anno. Un anno triste per dei genitori a cui mancano i loro ragazzi. Ma anche un anno di rabbia, perché una viabilità più sicura e dei soccorsi più immediati avrebbero potuto evitare la tragedia per Federico Astone di 19 anni e Samuele Parassiliti di 15 anni. Quella sera viaggiavano su una Fiato Uno in direzione Randazzo, quando subito dopo un dosso si scontrarono frontalmente con un Fiat Fiorino guidato da Michele Scuderi, 49 anni, di Mascali, che aveva azzardato un sorpasso. Anche lui morirà dopo qualche giorno, aggravando il bilancio della tragedia. Subito si puntò il dito contro i soccorsi e la sicurezza della strada. Il sindaco Del Campo, presentò un esposto alla Procura della Repubblica. Forse le indagini sono ancora in corso, ma a distanza di un anno non si conosce l’esito. Martedi, in occasione del primo anniversario dell’incidente, i genitori dei ragazzi hanno organizzato un corteo che si radunerà alle ore 9,30 nel piazzale all’inizio della Statale 120 in direzione Linguaglossa, per poi muoversi fino al dosso in cui si è verificato l’incidente. Alle 11,30 seguirà nell’Istituto Superiore Enrico Medi di Randazzo, una conferenza dal titolo, Un grave fenomeno sempre in aumento: Le vittime sul ciglio della strada., a cui parteciperanno Salvatore Capuano, responsabile dell’associazione italiana famiglie e vittime della strada, il maresciallo capo Roberto Caccamo, comandante della Stazione dei carabinieri di Randazzo e l’ispettore capo Santino Mangiò, comandante del Distaccamento di Polizia Stradale di Randazzo. Sicuramente non aiuterà quei genitori a ritrovare i loro figli ma certamente aiuterà il ricordo ancora vivo di quei ragazzi a sentirli più vicini.
Domenica 24 febbraio 2013
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