di Raffaele Musumeci
CATANIA | «Enzo Bianco non può fare il indaco di Catania: non ha raggiunto il 50% più uno dei voti». L’incredibile ricorso al Tar arriva dal candidato consigliere Angelo Patané, terzo dei non eletti al consiglio nella lista «Tutti per Catania» che sosteneva il candidato sindaco di centrodestra Raffaele Stancanelli.
«Calcolando i voti validi, ed escludendo le schede nulle e quelle bianche - spiega il legale di Patané nel ricorso - il neo sindaco Bianco non avrebbe raggiunto il 50 per cento dei voti validi e quindi si sarebbe dovuto celebrare il ballottaggio».
Un ricorso definito «manifestamente infondato» da Agatino Lanzafame, neoeletto consigliere della Lista Patto per Catania e dottorando di ricerca in diritto pubblico e costituzionale: «Stento a comprendere le motivazioni giuridiche e politiche di questo ricorso – afferma - n base all'approfondimento giuridico effettuato dagli uffici della Regione, infatti, le percentuali di voto ottenute dai candidati a sindaco devono essere calcolate sul totale dei voti validi raccolti dai soli candidati a sindaco. Da un punto di vista politico, credo che tutte le forze politiche che hanno sostenuto Stancanelli, invece di sollevare sterili polemiche debbano interrogarsi sui motivi che hanno spinto i cittadini a dare una bocciatura così netta all’operato del nostro ex Sindaco».
Sabato 13 luglio 2013
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