Redazione Online
LINGUAGLOSSA | Il progetto «Ben-essere Famiglia», finanziato dall’ Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, è stato presentato nella sala conferenze «don Giuseppe Pennisi»,della parrocchia Santi Antonio e Vito, nell’ ambito del convegno di apertura del progetto, finanziato dalla Regione siciliana e denominato «Diamo voce alle famiglie». Hanno illustrato il progetto, rivolto alle famiglie dei Comuni di: Linguaglossa, Piedimonte etneo, Calatabiano e Castiglione di Sicilia, padre Diego Scaccia, il sindaco di Linguaglossa, Rosa Maria Vecchio, il vicesindaco di Castiglione di Sicilia, Concetto Stagnitti, il sociologo Concetto La Spina, Gianni Polizzi e Simona Aulino della Promo Ter Sud soc coop.
FINALIZZAZIONE DEL PROGETTO | Il progetto è finalizzato ad offrire un servizio multidisciplinare di effettiva integrazione socio-sanitaria e un punto di riferimento per la promozione del benessere di tutti i componenti della famiglia con particolare attenzione alle situazioni di fragilità. Saranno attivati servizi rivolti a tipologie diverse di utenza ovvero: sportello informativo e di orientamento per famiglie e giovani; servizio di accoglienza; consulenza per l’ infanzia; consulenza per l’ adolescenza; consulenza per la famiglia; attività di sostegno allo sviluppo della genitorialità; mediazione familiare;scuola per genitori, seminari, attività ludico-espressive per bambini e corsi per le coppie in procinto di matrimonio e coppie che si preparano ad una genitorialità consapevole.Padre Scaccia ha sottolineato, nel corso del suo intervento, il ruolo della famiglia come comunità educante. Il sindaco Vecchio ha ribadito che trattasi di un progetto destinato alla parrocchia con l’ assistenza logistica del Comune. «Io credo, ha detto il sindaco, che l’ istituzione famiglia, in questo momento di evidente crisi sociale, si stia dimostrando molto fragile, sia nel rapporto tra le coppie, sia nel rapporto genitori e figli, ecco perché a sostegno dei nuclei familiari può intervenire la parrocchia, che attraverso questo progetto, potrà aiutare e sostenere un territorio così vasto come quello dei Comuni coinvolti».
LA DURATA | «Il progetto Ben-essere Famiglia, avrà la durata di dodici mesi, come ha spiegato la dott.ssa Aulino, dopo una prima fase di divulgazione e presentazione e dopo una seconda fase di reclutamento delle professionalità richieste, per la composizione dell’equipe specialistica, sarà operativo attraverso la calendarizzazione degli incontri e dei servizi offerti».L’ aspetto relazionale, il ruolo importante degli affetti e delle dinamiche familiari, infine, è stato ricordato dal dott. La Spina, durante la sua relazione, che ha concluso i lavori del convegno.
Giovedì 30 maggio 2013
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