di Raffaele Musumeci
Dovrebbero avercela fatta. La Provincia di Catania dovrebbe riuscire a presentare ancora due squadre al via al prossimo campionato di serie D, anche se per entrambe l’iscrizione (termine ultimo, ieri alle 18) non è ancora certa. Soprattutto per il Paternò-Comprensorio Normanno, il mantenimento della categoria resta ancora in bilico, visto che la società rossazzurra versa in pessime acque dal punto di vista economico, e non è affatto detto che riesca a presentare le garanzie chieste dalla lega di Roma.
Diverso il discorso per l’Acireale, che dopo essere retrocesso in maniera anche poco dignitosa al termine della passata stagione, sembra intenzionato a ripartire con ben altri propositi. Con un gioco di prestigio, il discusso presidente Salvatore Palella ha infatti rilevato il titolo di serie D del Ribera, e, forzando i regolamenti della Lega, è riuscito a ottenere il via libera alla fusione tra i due club. La nuova realtà manterrà il nome della «storica» società granata, mentre dovrebbe ereditare «solo» i circa 70mila euro di debiti del Ribera, a fronte del milione circa che gravavano sull’Acireale (ma, fa garantisce il presidente Palella, tutti i debiti saranno onorati).
Proprio la complessità dell’operazione lascia ancora il dubbio sulla possibilità del club acese di poter partecipare al torneo, ma indiscrezioni interne alla Figc lasciano capire che già lunedì il presidente Abete potrebbe sciogliere tutti i nodi.
Adesso si aspetta solo, appunto, il passaggio attraverso le forche caudine della Covisod. Poi, si potrà tornare a parlare di calcio giocato. Finalmente.
Sabato 13 luglio 2013
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