di Veronica Zerbo
CATANIA | Per smantellare l'attuale sistema delle nove province regionali, Crocetta ha deciso di ricorrere a quello formato dai liberi consorzi di Comuni, così come del resto viene espresso all'interno dell statuto speciale della Regione. Infatti, ieri la giunta regionale ha approvato il disegno di legge sull'abolizione delle Province, e il riconoscimento del cosiddetto reddito di solidarietà da mille euro, ai nuclei abitativi che si avvicina molto al reddito di cittadinanza, due punti da tempo nell'agenda del Movimento 5 stelle. Stamattina all'Ars si è svolta la riunione della Commissione Affari istituzionali.
E mentre l'Aula attende di conoscere a fondo i contenuti del testo di riforma, tra favorevoli, come sono appunto i deputati grillini, e contrari, come gli esponenti del Pdl, adesso si cercherà di capire quali potranno essere i tempi per l'iter d'approvazione. Il sì alla riforma, infatti, deve essere dato necessariamente entro la fine di marzo, prima cioè dell'avvio della campagna elettorale in vista delle elezioni per il rinnovo delle amministrazioni provinciali, altrimenti occorrerà lavorare ad un testo per il rinvio delle elezioni, e la contestuale nomina di commissari straordinari.
Si è pensato anche agli impiegati provinciali una volta effettuata questa riorganizzazione. Il Governatore ha rassicurato che i dipendenti rientreranno negli organici dei liberi consorzi di Comuni, e dalla Regione. Un cammino che una volta concluso porterebbe una boccata d'ossigeno alle casse regionali, con il presidente Crocetta che ha inserito nel ddl il dirottamento di una parte di questi risparmi al finanziamento del reddito minimo di solidarietà da mille euro, anche questo argomento caro ai grillini.
Martedì 5 marzo 2013
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