Bronte | e poi c'è chi dice che i soldi non fanno la felicità
Due adolescenti incensurati, di quattordici e quindici anni si
sono impossessati di un portafogli nascosto sotto la sella dello scooter di
un connazionale e si sono concessi un pomeriggio da leoni
di Veronica Zerbo
BRONTE | Il risveglio della primavera, il sole caldo, si sa mettono una certa allegria e chissà forse anche un pò di intraprendenza. Forse la stessa che ieri a Bronte, ha invaso la mente di due adolescenti incensurati, di quattordici e quindici anni, di origine romena. Durante un lieto vagabondare per le strade del tranquillo paese, senza farsi notare, hanno pensato bene, di entrare nel cortile di un’abitazione privata e si sono impossessati del portafoglio nascosto sotto la sella dello scooter di un connazionale di quarantasei anni. Di certo si aspettavano di trovarci della liquidità, ma quando hanno visto la carta bancomat ed un biglietto su cui era indicato il pin, la sorpresa e la felicità sarà stata tale da farli correre subito, allo sportello bancomat dove hanno effettuato tre prelievi di denaro, per un totale di settecentocinquanta euro.
SHOPPING PAZZO | E via con lo shopping da urlo. Si sono recati presso il centro Euronics di Bronte, e come ogni giovane che si rispetti di questo periodo, hanno realizzato quei sogni che fanno sentire parecchi di questi giovani trendy. Acquistando, due smartpad con relativa custodia, due schede micro-SD, due videocamere e un notebook, per un valore complessivo di circa milleduecento euro.
POVERO PROPRIETARIO | Quando il proprietario del bancomat, si è accorta del furto, ha denunciato il fatto ai carabinieri che attraverso i circuiti interbancari hanno rintracciato i prelievi dei pagamenti fatti. Per i carabinieri di Bronte, infatti, è stato semplice identificare i due discoli,poiché gli sportelli bancari come si sa sono video sorvegliati. I carabinieri hanno arrestato i giovani, mentre stavano tornando a casa, dopo aver rimesso al suo posto il portafoglio, sperando di farla franca. Hanno recuperato quattrocentocinquanta euro, uno smartpad, le due schede SD ed il notebook. Del resto nessuna traccia. Entrambi i minorenni sono stati accompagnati in carcere a Catania, in attesa del giudizio direttissimo in quanto accusati di furto aggravato.
Sabato 18 maggio 2013