Catania | gli Orchi del web,quattro arrestati, nove indagati

Abusi sui figli e minori adescati su Facebook

dall'operazione contro la pedofilia sul deep web

L'indagine, è nata da un monitoraggio della rete internet sospetta
in particolare di una bacheca virtuale in cui pedofili si scambiavano
materiale che presentavano come autoprodotto

di Veronica Zerbo

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CATANIA | Dopo l’uomo di quarantuno anni di Roma che riprendeva immagini di se stesso mentre abusava sessualmente della figlia di nove anni. Tra le quattro persone arrestate dalla polizia postale nell'operazione contro la pedofilia sul "deep web" coordinata dalla Procura di Catania, vi è una donna Catanese. L'indagine, hanno detto il procuratore di Catania Giovanni Salvi e l'aggiunto Marisa Scavo, è nata da un monitoraggio della rete internet ed in particolare di una bacheca virtuale in cui pedofili si scambiavano materiale che presentavano come autoprodotto.

LE ORDINANZE | L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, arriva per la donna poiché abusava del figlio di dieci anni, analizzando il volto del ragazzino e persino le piastrelle di ceramica sul muro di una cucina dove si svolgevano gli abusi, gli agenti avevano individuato la donna, arrestata vari mesi fa. La donna usava adescare minorenni travestita da suora. La polizia ha ora individuato varie chiese della Provincia di Torino dove la finta suora avvicinava i bambini. Il terzo arrestato è un torinese di 28 anni che aveva archiviato nel computer settantacinque mila file pedopornografici di un dodicenne da lui adescato su Facebook e li divulgava nel deep web. Infine è stato arrestato un uomo di Rimini. Nove in tutto gli indagati dell'operazione: oltre ai quattro arrestati ci sono cinque denunciati, che si muovevano in rete per vendere le foto e i video pedopornografici.

Martedì 14 maggio 2013