Catania | Ennesima storia di abusi, bugie e ricatti ai danni di donne
Un geometra di quarantotto anni, avrebbe abusato di una ragazzina di
quattordici anni, l'uomo è stato condannato a otto anni di reclusione,
per violenza sessuale su minorenne e tentativo di induzione alla
prostituzione e produzione di materiale pedopornografico
di Veronica Zerbo
CATANIA | Ennesima storia di abusi, bugie e ricatti. Accade a Catania, lui un geometra di 48 anni, avrebbe abusato di una ragazzina di quattordici anni, figlia della sua amante, filmando i rapporti per poi ricattarla. L'accusa è stata sostenuta dai pm Marisa Scavo e Laura Garufi, coordinati dal procuratore capo Giovanni Salvi. Gli incontri avvenivano nello studio dell'uomo dove la minorenne si recava per avere delle lezioni di doposcuola. La ragazzina sapeva della relazione extraconiugale della madre e l'uomo l'avrebbe minacciata di metterla in cattiva luce con lei e di fare picchiare il padre, che era all'oscuro di tutto.
RICATTI | Dopo avere ceduto al ricatto psicologico la minorenne era diventata soggetta a ricatti perché l'uomo aveva filmato un loro rapporto sessuale. La stessa cosa aveva fatto con la madre della ragazza. Le indagini sono state avviate dalla polizia postale e delle comunicazioni di Catania sull'invio alla Procura distrettuale etnea di atti relativi a uno stralcio di un'inchiesta sulla pedofilia online aperta dalla magistratura dell'Aquila, in cui emergeva il ruolo del geometra come uno degli utilizzatori di filmati a contenuto pedopornografico.
OTTO ANNI DI RECLUSIONE | A conclusione del processo, col rito abbreviato, l'uomo è stato condannato a otto anni di reclusione, per violenza sessuale su minorenne e tentativo di induzione alla prostituzione e produzione di materiale pedopornografico. La polizia postale, in pochi mesi di lavoro, controllando file in possesso dell'uomo, è riuscita a estrapolare quello in cui era ripresa l'atto sessuale subito dalla ragazzina, e a identificarla. Poi ha trovato anche il filmato della madre della minorenne. I due file sono agli atti del processo.
Martedì 14 maggio 2013