Catania | una ditta subentrante a SI.GEN.CO, assorbirebbe i lavoratori

Superata la scadenza di giugno i lavoratori

rischiano di non avere un sostegno al reddito

L'itinerario è chiaro da anni, partirà da Piazza Stesicoro, il centro
e porterà all’Aerostazione di Fontanarossa, la tratta sarà lunga quasi
sette km e sono previste lungo il percorso otto stazioni, nell’ordine sono: Stesicoro, S. Domenico, V. Emanuele, Palestro, S. Leone,
G. Da Verrazzano, Librino, S.M. Goretti, Aeroporto Fontanarossa

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CATANIA | Ad una settimana di distanza dall’ultimo incontro in prefettura, le istitu»zioni non accennano alla contesa vicenda Metropolitana,  SI.GEN.CO S.P.A, eppure la Cgil esprime «la preoccupazione dell’imminente scadenza della cassa integrazione ordinaria, che da sei mesi a questa parte ha dato la possibilità ai lavoratori interessati di avere un sostegno al reddito».  Il segretario generale della camera del lavoro Angelo Villari, il segretario confederale Giacomo Rota e il segretario della Fillea Cgil, Claudio Longo, lanciano un appello al giudice incaricato affinché, «sia deliberato in tempo utile il provvedimento che potrebbe creare le condizioni per gli oltre cento lavoratori, di assicurarsi la tutela degli ammortizzatori sociali prevista dalla legge». Villari, Rota e Longo sottolineano la massima fiducia nel magistrato, a prescindere dall’esito del decreto che vorrà adottare: «Il grande rispetto che la nostra organizzazione nutre nei confronti di tutte le istituzioni che rappresentano la legalità applicata al rispetto delle regole, spiegano, ci induce a pensare che il giudice incaricato, avrà certamente le sue buone ragioni per non essersi ancora pronunciato. Resta però fermo il fatto che superata la scadenza del 7 giugno prossimo i lavoratori rischiano di restare fuori dalla tutela degli ammortizzatori.

LA QUESTIONE | La SI.GEN.CO S.P.A esecutrice dei lavori di alcune tratte della Metrò, il 30 Novembre scorso ha presentato al Tribunale di Catania, un’ istanza per l’ammissione ad un concordato preventivo in continuità alla legge Fornero ; sono passati circa 6 mesi e nel frattempo il concordato preventivo si è trasformato in liquidatorio.

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PERICOLO LICENZIAMENTI | Se però i lavori ripartissero attraverso l’incarico conferito ad una ditta subentrante a SI.GEN.CO, che assorbirebbe i lavoratori, sarebbe scongiurato il pericolo dei licenziamenti nonché quello di un’ennesima incompiuta per Catania. Al contrario, «perdere questa occasione pregiudicherebbe non solo il completamento delle tratte a cui si sta lavorando, ma potrebbe addirittura vanificare gli sforzi che la ferrovia Circumetnea sta compiendo per espletare le nuove gare d’appalto per le tratte restanti, continuano Villari, Rota e Longo, La realizzazione e il completamento della metropolitana è fondamentale e indispensabile, in quanto si tratta di un opera di vitale importanza per la città di Catania».

ITINERARIO | L’identikit della linea è chiaro da anni: partirà da Piazza Stesicoro, porterà all’Aerostazione di Fontanarossa, la tratta sarà lunga 6,7 km e sono previste lungo il percorso 8 stazioni, nell’ordine sono: Stesicoro, S. Domenico, V. Emanuele, Palestro, S. Leone, G. Da Verrazzano, Librino, S.M. Goretti, Aeroporto Fontanarossa; l’importo complessivo dei lavori è di 437 milioni di euro, dei quali 90 milioni resi disponibili già dai fondi stanziati dalla Legge obiettivo, che consentiranno il completamento del primo lotto funzionale.La disponibilità dei primi novanta milioni di euro renderà possibile l’espletamento della gara d’appalto entro luglio di quest’anno e prevede per il momento la realizzazione del primo tratto lungo 1,3 Km e l’allestimento delle prime due stazioni e cioè S. Domenico e V. Emanuele. L’avvio dei lavori rappresenta comunque un passo decisivo per reperire le rimanenti somme dei 437 milioni di euro previsti, attraverso i fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea e dai famosi FAS.

DICHIARAZIONI | «Stando alle dichiarazioni rilasciate in Prefettura nei giorni scorsi dai rappresentanti della Circumetnea, entro luglio andrà in gara l’altra importante tratta che da Borgo Nesima, porterà a Misterbianco centro, proseguono i tre sindacalisti della Cgil, anche in questo caso si tratterebbe di un opera notevole, che collegherebbe la nostra città all’area commerciale di Misterbianco, nella realizzazione di questa linea, il progetto esecutivo prevede l’allestimento di tre importanti stazioni, una in prossimità del nuovo Ospedale Garibaldi, una proprio nel centro commerciale di Misterbianco, mentre la terza sarà realizzata proprio nel centro del Comune misterbianchese». In questo caso l’importo complessivo dei lavori è stimato in circa 150 milioni di euro, messi a disposizione dalla regione Siciliana, con cui la FCE avrebbe concluso già la trattativa che ha comportato la definizione per il finanziamento previsto dal progetto esecutivo.C’è da mettere in evidenza, un altro aspetto: attualmente le uniche linee funzionanti della metropolitana possono contare su un approvvigionamento elettrico collegato con le FS, per raggiungere un sistema autonomo dell’elettrificazione. Allo studio è un progetto che prevede l’impiego di circa 25 milioni di euro, anche in questo caso, stando ai dati raccolti dalla Cgil, non sono previsti tempi lunghi per l’espletamento della gara d’appalto.

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NUOVA VIA | «La realizzazione di quest’opera non solo come abbiamo evidenziato, porterà dei benefici enormi per tutta la nostra comunità, rendendo la città anche sotto il profilo della fruibilità, dell’attrazione turistica e della qualità della vita sicuramente migliore, concludono Villari, Rota e Longo,ma creerebbe anche le condizioni per uno sbocco occupazionale importantissimo, per tutti quei lavoratori che sono stati espulsi in questi anni dal lavoro, in un settore come quello delle costruzioni, che abbraccia ben 80 settori produttivi. Se le priorità di rinascita e di sviluppo economico di questo paese, devono ripartire dal lavoro, ci permettiamo di affermare con forza che Catania non può assolutamente perdere questa importante occasione di sviluppo, che si basa su quel binomio per noi imprescindibile di lavoro sano e sostenibile».

Venerdì 10 maggio 2013