Bronte | uno degli sport più pratiCATI IN TUTTA ITALIA, IL CALCIO

Dalla serie A, alle squadre provinciali, il

talento non conosciuto di giovani meridionali

Ciclope Bronte dalla mitologia allo sport, il passo sembra breve ma
è un legame indissolubile con il passato che si rifà al presente, una
squadra di ciclopici talenti, tra cui un portiere che molti intenditori
hanno paragonato al grande De Gea arriva da Bronte

di Veronica Zerbo

Portiere del Ciclope Bronte
Portiere del Ciclope Bronte

BRONTE | Ciclope Bronte non è il nome di un protagonista della mitologia ma il nome di una squadra di calcio della provincia Catanese che milita nel campionato di prima categoria. Questa società nasce nel 2007 circa dall’impegno di mister Saitta e dall’ imprenditore Pafumi che hanno dato sfogo a una squadra inizialmente da passa tempo militando in terza categoria, ma di successo in seguito, dopo gli innesti di gente di esperienza come Ludovico Gangi ( portiere ), Luigi Fornito ( centro campista ), Vico Imbrosciano ( attaccante ), Marco Antonuzzo ( centro campista), arrivando ai campionati di prima categoria. Ha attraversato periodi difficili non arrivando al successo sperato il primo anno in prima categoria piazzandosi in metà classifica con un derby concluso con un pareggio e tre sconfitti. L’ anno successivo la squadra è stata molto rivoluzionata a causa di infortuni di lungo termine come quello di Alfredo Schilirò e numerosi abbandoni. Cominciando dalla porta è stata data la fiducia al giovane Giuseppe Zerbo che ha rilevato la difficile eredità di un talentuoso Ludovico Gangi, in difesa al posto di un infortunato, è stato inserito un promettente Simone Castiglione e all’attacco inizialmente un duo formato da Antonio Genna ,che la stagione precedente aveva siglato 16 centri risultando capo cannoniere del torneo, e Manuel Bua proveniente dallo sporting Maletto. In questa stagione tra vittorie, dissapori e novità si è distinto per le belle prestazioni il giovane portiere diciannovenne Giuseppe Zerbo. Paragonato, al portiere del Manchester United, David De Gea perché di talento tra i pali ma un pò meno nelle uscite, dice di esserne onorato ma che il suo grande mito rimangono Nelson Dida e Marchetti . Con lui ci siamo incontrati dopo gli allenamenti, e ci ha rilasciato questa intervista.

Come ti stai trovando nella nuova realtà del calcio Brontese?

Bene, certo all’ inizio è stato difficile perché si sente la pressione di una forte eredità ma adesso sto avendo le mie soddisfazioni e ringrazio il mister per avermi dato fiducia così da permettermi di dimostrare ciò che valgo.

Si dice che tu sia paragonabile al portiere del Manchester United, David De Gea perché sei bravo tra i pali e un pò meno nelle uscite, giusto?

Si, per me è un onore essere paragonato ad un così grande portiere, nelle uscite sono debole ma tra i pali penso di cavarmela.

Chi è il tuo idolo?

Il mio idolo rimarrà per sempre Nelson Dida, ma stimo moto anche Marchetti della Lazio.

Quando hai cominciato a giocare a calcio?

A dieci anni negli esordienti sempre a Bronte dove ho proseguito tutto il settore giovanile, esordienti, giovanissimi, allievi. Poi mi sono trasferito ad Adrano ma non ho trovato la fortuna che cercavo. Infatti nonostante alcune proposte di certo interessanti, sono tornato al punto di partenza, e dopo un anno di panchina ho conquistato un posto da titolare.

Oggi si parla molto di doping in ambito sportivo, tu che ne pensi?

Penso che giocare in maniera sana sia la cosa più gratificante che possa esserci, perché sfidi te stesso a dare di più contando solo sulle tue forze. Reputo inutile l’uso di queste sostanze .

Cosa ti auguri per il tuo futuro?

 Spero di salvarmi con il Bronte, poi a fine campionato vedremo cosa accadrà.

Giovedì 28 febbraio 2013