Bronte | i carabinieri di bronte e la compagnia di randazzo uniti per la giustizia
Molteplici versioni, per una storia, che ha dell'incredibile
si cerca di capire se si ha davanti ladri esperti o solo spaventati
di Veronica Zerbo
BRONTE | Subito si è pensato ad un tentativo di furto andato male, dopo però un accurato sopraluogo è cominciato a sorgere il dubbio che ci sia dell’altro. Qualche giorno fa durante la notte, degli uomini, con il volto coperto da dei passa montagna e le mani protette dai guanti, si sono introdotti all’interno di una casa del centro di Bronte abitata da 2 anziani. Certamente si trattava di ladri che non solo non volevano farsi riconoscere, ma neanche lasciare impronte digitali, inoltre le porte e le finestre non mostravano segni di infrazione. Di conseguenza i ladri o avevano la chiave, o hanno trovato la porta aperta, oppure si trattava di professionisti in possesso di chiavi adulterine in grado di aprire le serrature senza provocare danni. Tutti elementi al vaglio degli investigatori. L’episodio diventa bislacco se pensiamo che questi non hanno né toccato, né rubato nulla, ma, a sentire gli investigatori, si sarebbero soltanto limitati a entrare in camera da letto dei 2 anziani mentre dormivano pacificamente, per poi picchiare il padrone di casa appena questo si è svegliato. Su questa storia stanno lavorando i carabinieri della stazione di Bronte e della Compagnia di Randazzo. La versione più accreditata al momento sarebbe questa: i ladri immaginavano che i due anziani non fossero in casa e si sarebbero diretti in camera da letto alla ricerca di preziosi e denaro nei cassetti. Appena entrati ovviamente i padroni di casa si sono svegliati, trovandosi di fronte gli intrusi incappucciati. A questo punto ne sarebbe venuta fuori una colluttazione e l’uomo sarebbe stato colpito da uno dei ladri che, sorpresi e forse spaventati, sarebbero scappati via senza prendere nulla.
Giovedì 14 febbraio 2013