Catania | nove «misure» e trentatre «azioni» di tagli alle spese
La crisi economica che investe il nostro paese non lascia scampo
CATANIA | Il consiglio comunale di Catania, dopo diverse sedute dedicate, all’argomento con 22 voti favorevoli e un astenuto alle 22,30 di ieri sera ha adottato il piano di riequilibrio finanziario, presentato dall’amministrazione comunale per consentire all’Ente di aderire alla richiesta di anticipazione di risorse a valere sul fondo di rotazione sorto per legge, proprio per assicurare stabilità finanziaria agli enti locali che versano in situazione di squilibrio strutturale del Bilancio. Nel caso del Comune lo squilibrio è stato causato per debiti fuori bilancio contratti negli anni precedenti al 2008 e all'eliminazioni dal bilancio comunale di residui attivi anteriori al 2006 che il recente decreto Monti considera inesigibili.
In dettaglio il Piano, illustrato in aula dal vicesindaco e assessore al Bilancio Roberto Bonaccorsi e che rispetto alla proposta originaria è stato emendato in alcune delle sue parti sia su iniziativa dell’Amministrazione che di diversi consiglieri, è articolato su nove « Misure », associate a 33 « Azioni » di tagli alle spese o maggiori entrate, con sensibili riduzioni alla spesa corrente, una maggiore efficienza della struttura comunale con il blocco del turn over del personale a eccezione di particolari categorie di personale, riduzione dei costi della politica e dello staff del sindaco, drastico taglio dei fitti passivi attraverso un piano organico di riutilizzo dei beni patrimoniali dell’Ente, riduzione dell’indebitamento passivo, e sul fronte dell’entrata l’obbligatorio aumento ai livelli massimi dei tributi e la prosecuzione del progetto di serrata lotta all’evasione che ha già portato decine di milioni aggiuntivi alle casse comunali.
Il documento con le misure di riequilibrio economico-finanziario dell’Ente, dovrà essere portato all’esame degli organi ministeriali competenti che entro sessanta giorni che dovrà approvarlo per farlo diventare esecutivo. « Un fatto di straordinaria importanza per il Comune e la Città di Catania, che sventa il pericolo del dissesto che avrebbe avuto effetti disastrosi per i cittadini e il Comune dovute elle pregresse gestioni, avviando vigorose azioni di rigore senza intaccare le protezioni sociali alle fasce deboli della popolazioni. Va dato atto al senso di responsabilità mostrato dal consiglio che ha anche promosso azioni migliorative nell’interesse del Comune e dei cittadini e un ringraziamento particolare mi sia consentito al vicesindaco Bonaccorsi, che ha seguito con serietà, equilibrio e competenza tutte le fasi di questa fase delicatissima per la vita del Comune. L’attuazione e di questo Piano, che non esito a chiamare Salva Catania, è un impegno che riguarda tutta la struttura comunale che dovrà mettere in atto la complessa opera di risanamento gestionale del Comune per i prossimi dieci anni». Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Consiglio comunale Marco Consoli che ha elogiato « l’impegno dell’intero consiglio nell’adozione di questo importantissimo atto per il presente e il futuro di Catania.»
Nella stessa seduta il consiglio comunale ha approvato il regolamento che ridefinisce le funzioni degli organi delle Municipalità con la relative competenze e la rimodulazione del numero delle stesse che passano da dieci a sei. Le Municipalità saranno tutte composte da dodici consiglieri e da un presidente eletto direttamente dai cittadini.
Domenica 3 febbraio 2013